Sotto la patina umanitaria, le adozioni internazionali sono diventate un vero e proprio business negli anni Ottanta. Nonostante la firma della Convenzione dell'Aia nel 1993, redatta per darvi un regime giuridico, resta un fenomeno poco trasparente. In tempi più recenti, una serie di indagini ha portato alla luce pratiche agghiaccianti - bambini rapiti, falsi orfani, pressioni sulle madri e documenti falsificati - che alimentano il traffico di minori. Di fronte a tali rivelazioni, gli scambi hanno ancora un futuro davanti a sé? Inchiesta condotta tra la Corea del Sud - “laboratorio” delle adozioni internazionali - e la Svezia, che detiene il record del maggior numero di adottati pro capite, facendo tappa anche in Francia, Cile, Germania e Paesi Bassi.
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