Siamo abituati a pensare le scienze – si parli di matematica, fisica o chimica – come un campo di studi dominato dalla logica e afferente alla sfera della razionalità, quando, molte volte, addentrarsi nell'ignoto richiede un salto verso territori sconosciuti e per questo inquietanti quasi quanto un incubo lovecraftiano. Benjamín Labatut (Quando abbiamo smesso di capire il mondo, La pietra della follia) racconta nelle sue opere le vite ai margini di scienziati rivoluzionari, le cui ricerche hanno camminato sul filo tra l'occulto e la ragione, connettendo ...
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