274 utenti


Libri.itJEAN-MICHEL IL SUPERCARIBÙ E LA FATA VICTORIACANTO DI NATALEI DUDÙ SI FIDANZANO?LA GRANDE FAME DEI SETTE ORSI NANI – LE MIRABOLANTI AVVENTURE DEI SETTE ORSI NANIFUOCHI
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Cerca

Inserisci parole chiave

Risultati della ricerca

Hai cercato: +Giovani+femministe | Risultati: 1158

Collecchio Film Festival 2007 - La Madonna di Polsi

Nell'estate del 2006 dopo 20 anni, il regista ritorna in Aspromonte in occasione della festa dedicata alla Madonna di Polsi nel comune di San Lucad'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. In una cornice naturale apparentemente immota, i luoghi si presentano fortemente trasformati dagliinterventi di ristrutturazione voluti dal rettore del santuario e dall'Arcivescovo di Locri. Ma oltre alla ristrutturazione e la costruzione dinuovi manufatti edili è leggibile la volontà, da parte della chiesa e di una parte dei devoti, di rendere fruibile una festa un tempo ... continua

Nel suo nome - Capitolo 6: Il prof

La chiamavamo Misery perchè assomigliava a Kathy Bates in "Misery non deve morire"... I ricordi di una donna che punta il dito contro iBosniaci Musulmani, assassini dei suoi figli...
"La chiamavamo Misery anche se di Kathy Bates non aveva quasi nulla eccetto qualche taglia di troppo. La somiglianza era psicologica se si puòintendere psicologica una qualche somiglianza tra due persone. Stesso nevrastenico modo di fare, stessa rabbiosa veemenza, stessa influenza ansiogenasu chiunque nel raggio di dieci metri.
Era una donna sui sessanta, di media statura, ... continua

Nel suo nome - Capitolo 5: Misery

La chiamavamo Misery perchè assomigliava a Kathy Bates in "Misery non deve morire"... I ricordi di una donna che punta il dito contro iBosniaci Musulmani, assassini dei suoi figli...
"La chiamavamo Misery anche se di Kathy Bates non aveva quasi nulla eccetto qualche taglia di troppo. La somiglianza era psicologica se si puòintendere psicologica una qualche somiglianza tra due persone. Stesso nevrastenico modo di fare, stessa rabbiosa veemenza, stessa influenza ansiogenasu chiunque nel raggio di dieci metri.
Era una donna sui sessanta, di media statura, ... continua

02)- 7 Leggi per cambiare l'Italia - Seconda Parte

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, SICUREZZA SUL LAVORO,AMBIENTE, MAFIA E CLASS ACTION
1° PARTE- 2°PARTE
Numerosi Senatori e Deputati hanno espresso la volontà di promuovere
l'approvazione di un pacchetto di sette proposte legislative in tema
di sicurezza sul lavoro, tutela ambientale, legalità e giustizia. Si
tratta apparentemente di leggi "minimaliste", tuttavia, se approvate,
produrrebbero piccoli concreti cambiamenti sviluppando circoli
virtuosi dal punto di vista economico e sociale.
Separatamente sarebbe molto difficile far approvare queste leggi e ... continua

01)- 7 Leggi per cambiare l'Italia - Prima Parte

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, SICUREZZA SUL LAVORO,AMBIENTE, MAFIA E CLASS ACTION
1° PARTE- 2°PARTE
Numerosi Senatori e Deputati hanno espresso la volontà di promuovere
l'approvazione di un pacchetto di sette proposte legislative in tema
di sicurezza sul lavoro, tutela ambientale, legalità e giustizia. Si
tratta apparentemente di leggi "minimaliste", tuttavia, se approvate,
produrrebbero piccoli concreti cambiamenti sviluppando circoli
virtuosi dal punto di vista economico e sociale.
Separatamente sarebbe molto difficile far approvare queste leggi e ... continua

Nel suo nome - Capitolo 4: Barbed Wire

Faranno 40° all'ombra ma questa donna non vuole mostrare le braccia... eppure capisci che ha caldo...Il segreto di una donna vittima di una delle più atroci violenze di guerra.Mi presero tra le prime. Un gruppetto di dieci. Molte ragazze e una vecchia soltanto. Avevo paura. Le ragazze strillavano e piangevano. Ci portarono fuori.Presero la vecchia e la buttarono per terra in mezzo al parcheggio. Poi l'uomo senza capelli si avvicina,prende la pistola e comincia a spararle. Spara quattro o cinque volte. Al corpo poi alla testa. Poi si voltò verso dinoi e ci ... continua

Nel suo nome - Capitolo 3: Giustificazioni

"Ma non puoi stare a casa tua con i tuoi amici? Che bisogno c'è di andare così lontano?": l'incomprensione e lo stupore di chi non riesce a capire cosa tiporta a partire... "Attorno a te tutti cominciano a guardarti strano. Ti senti diverso e capisci di non appartenere alla categoria degli "originali", diquelli che non possono fare le vacanze dove le fanno tutti gli altri, nelle solite località di villeggiatura, e devono assolutamente, a tutti i costi, stupire.No, tu appartieni ad un gruppo diverso, ad una minoranza per la quale la parola "originale" non è ... continua

Nel suo nome - Capitolo 2: Arrivo

Il Campo Profughi... il viaggio e finalmente l'arrivo: i lunghi corridoi, i volti di chi ha perso tutto ed un particolare che non puoi più dimenticare: l'odore..."Un odore fortissimo ci sorprese come se fosse in agguato dietro i vetri unti. Un odore difficile da spiegare e che mai avevo sentito prima.Un misto di detersivo e disinfettante, quale l'odore di un ospedale, ma di contro quanto più forte era l'aroma sintetico, chimico e impersonale di tali sostanze, tanto più penetrante era il terrificante fetore che cercavano di nascondere. Mi guardai attorno: non vi ... continua

Contro le mafie: Ci siamo ma non ci stiamo!

N.A.Di.R. informa: il 22 maggio 2007 c/o l'Aula Absidale di S.Lucia a Bologna si è svolto l'incontro Ci siamo ma non ci stiamo!: il protagonismo della società civile contro le mafie - promosso dal Centro Studi "G. Donati" in collaborazione con le Facoltà di Agraria, Medicina Veterinaria e Scienze della Formazione, Giovani per l'Impegno Missionario e Associazione Libera con il patrocinio del Comune di Bologna e il contributo dell'Università di Bologna.
Relatori:
S.E. Mons. Giancarlo BREGANTINI - Vescovo della Diocesi di Locri Vincenzo ... continua

Nel suo nome - Capitolo 1: Memorie

I ricordi di un bambino ed una guerra che si consuma dall'altra parte del mare. La paura per una tragedia così vicina ed una cicatrice che non se neandrà più via. "Durante la Seconda Guerra Mondiale i Tedeschi mandavano al fronte ragazzi di quattordici anni e li chiamavano "carne da macello".Li mettevano tutti in fila e li spedivano all'attacco come prima ondata.Un ragazzo a quattordici anni neanche lo riesce a portare in braccio un fucile e un caricatore pieno, ma è già abbastanza grande... o forse sarebbemeglio dire: è già abbastanza "spesso" perché le sue ... continua