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Uomini e Boschi (pt.14) - Il paesaggio PostVaia

Alessandro de Bertolini, ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino ci spiega come il paesaggio sia una realtà complessa che non può essere compresa solo in termini naturali, ma anche come un fenomeno storico e culturale. Infatti, il paesaggio viene modellato dalle azioni dell'uomo nel tempo, dalle sue attività economiche, sociali e culturali, dalla tecnologia, dalle pratiche agricole e industriali, dalle infrastrutture e dalle politiche territoriali.
In sintesi, il paesaggio come fenomeno storico ci permette di comprendere la complessità della ... continua

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Uomini e Boschi (pt.15) - Le marocche di Dro e il Pino nero

Le marocche di Dro sono un biotopo di particolare interesse perché in questa grande landa sassosa originata da una delle più grandi frane delle Alpi, si può osservare l’evoluzione della vegetazione che la colonizza.
In passato sono stati fatti rimboschimenti di pino nero d’Austria, una specie che riesce ad attecchire anche in zone aride e prive di fertilità. Questi rimboschimenti avevano due motivazioni: produrre legname e creare un po’ di terreno, ma una seconda importante motivazione era quella di dar lavoro ai moltissimi disoccupati che vi erano in ... continua

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Uomini e Boschi (pt.16) - Lago di Montagnoli, artificiale naturale

Dopo un lungo processo di valutazione nel 2013 è stato deciso di costruire un bacino di riserva d’acqua per poter assicurare l’innevamento artificiale all’intero complesso di piste da sci di Campiglio. Questa valutazione ha riguardato varie località e si è deciso infine di costruire questo bacino, in località Montagnoli, al confine con il Parco naturale Adamello Brenta.
La difficoltà di arrivare a questa soluzione è stata quella di riuscire a contemperare la conservazione paesaggistica del sito con le esigenze economiche e sociali del territorio e delle ... continua

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Uomini e Boschi (pt.17) - Il lago di Tovel

Nella puntata viene raccontata dal dottor Mario Cerato una parte della storia del lago di Tovel. Cerato negli anni '70 e '80 è stato ispettore forestale a Cles e aveva operato in val di Tovel nel periodo in cui fu istituito il Parco Naturale Adamello Brenta.
Un lago molto conosciuto perché fino agli anni '60 si tingeva di un rosso vivo, ma che ormai da quegli anni non si arrossa più. Il dottor Cerato ha poi recentemente svolto anche delle accurate ricerche storiche che hanno consentito di ricostruire interessanti e originali vicende dell’Ottocento riguardanti lo ... continua

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Uomini e Boschi (pt.18) - La tempesta Vaia e l'Altopiano della Vigolana

Nella puntata attraverso le interviste ai vigili del fuoco volontari dell’Altopiano della Vigolana, viene documentata l’attività svolta in emergenza durante e subito dopo la tempesta Vaia. Si tratta di testimonianze che documentano la drammaticità della situazione e di quel vero e proprio miracolo per cui, in questa situazione di grande pericolo, nessuno si è fatto male.
Da parte di tutti gli intervistati viene considerato come questa vicenda rimarrà indelebile nella loro memoria e sarà sicuramente un’esperienza utile per il futuro, ma anche come di fronte ... continua

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Uomini e Boschi (pt.19) - Il museo etnografico del legno

Un originalissimo museo, nato in val Calamento, che racconta l’attività dei boscaioli e l’utilizzo del legname.
Questa iniziativa del Comune di Carzano ha coinvolto l’intera comunità nella raccolta di oggetti e di testimonianze, recuperando una memoria che per gran parte era andata persa.
Viene poi raccontata schematicamente la storia forestale della val Calamento e della val Campelle e alcune particolarità del museo come la teleferica Valtellina che nell’immediato secondo dopoguerra è servita a trasportare a valle una grande massa di legname e la panca ... continua

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Uomini e Boschi (pt.20) - La foresta demaniale di Paneveggio, la memo

In questa puntata si racconta uno stralcio importante della lunga storia della foresta di Paneveggio. Si incrociano due interviste, quella fatta al dottor Donato Nardin, amministratore della foresta negli anni dal 1954 al 1968, con quella del professore Pietro Piussi dell’Università di Firenze, per raccontare come è stato affrontato uno dei problemi di questa foresta, cioè la sua difficoltà di rinnovazione.
Nel passato il sistema di rinnovazione era artificiale: si tagliava a raso il bosco e poi si rimboschiva, un tipo di selvicoltura che in quegli anni i ... continua

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Uomini e Boschi (pt.3) - Il dopo Vaia. Il recupero dei boschi

Uno dei problemi posti dalla tempesta Vaia è quello del recupero vegetazionale delle aree di bosco distrutte. Su gran parte della superficie dove il bosco è stato atterrato il recupero avverrà secondo processi naturali di disseminazione naturale, ma in certe situazioni, come su versanti ripidi a monte di strade o abitati o in zone di possibile distacco di valanghe, sarà necessario accelerare il processo di recupero della copertura forestale mediante rimboschimenti. L’attività vivaistica in Trentino era stata abbandonata ormai da molti anni in quanto non più ... continua

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Uomini e Boschi (pt.4) - Il dopo Vaia. Lavorare in sicurezza

Dopo l’evento di Vaia da parte dei Servizi forestali della Provincia autonoma di Trento è stato predisposto un Piano d’azione per le foreste. Sulla base delle esperienze maturate in Europa in eventi di questo tipo, il Piano ha previsto anche la necessità di provvedere a un’attività di formazione specifica di coloro che operano nell’utilizzazione della grande massa di schianti. L’utilizzazione delle piante schiantate richiede infatti delle modalità di utilizzazione particolari soprattutto per garantire la sicurezza dei boscaioli. A questo scopo è quindi ... continua

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Uomini e Boschi (pt.5) - Il dopo Vaia. Marcesina, utilizzazioni

L’evento di Vaia sull’Altopiano di Marcesina è stato devastante per i boschi. Una notevole quantità degli schianti è stata acquistata dalla ditta Duferco che per l’utilizzazione si avvale di ditte austriache, estoni e finlandesi. Nei boschi colpiti vi sono situazioni diversificate per fertilità e condizioni selvicolturali e che quindi presentano condizioni differenti sotto l’aspetto dell’utilizzazione. Viene descritta l’utilizzazione in atto mediante macchine che consentono l’allestimento del legname sul letto di caduta e l’esbosco su piste ... continua

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