“Dove dormi la notte”. Milano, 6 maggio 1945. Sfilano i comandanti del Corpo volontari della libertà, una sorta di stato maggiore della Resistenza, il braccio armato del “Comitato di liberazione nazionale”. Una foto li ritrae tutti insieme – Ferruccio Parri, Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Enrico Mattei, Mario Argenton – e tra loro c’è anche il comandante Marco Federici, al secolo Giovanni Battista Stucchi. Una vita da socialista, sempre a sinistra, con un passato da ufficiale degli alpini nella ritirata di Russia, da rappresentante dei partigiani ...
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