Scorrendo l’elenco degli studi su L’Agnese va a morire di Renata Viganò, colpisce il disinteresse della critica rispetto a uno dei romanzi della Resistenza che meglio incarna il risentimento collettivo di fronte all’offesa dell’invasione, una vera e propria «cronaca» che «ha l’esatta semplicità dei pensieri e dei gesti del popolo, senza retorica, ma senza il pudore dei “buoni sentimenti”, in uno stile sobrio che incorpora anche le grezze frasi da bollettino militare, da resoconto documentario».
L’indifferenza è stata causata sia, dal punto di ...
continuaVisita: palazzoblu.it