La modernità ha insistito sul dualismo tra una natura inerte e dominabile e la facoltà umana di produrre macchine, cioè oggetti artificiali: questa dicotomia è il tema del saggio di Remo Bodei.
La costruzione di spazi sostenibili conduce al portato politico delle trasformazioni della natura, evidente nelle sfide culturali, economiche e legislative connesse alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, dall’economia petrolifera al futuro delle rinnovabili, argomento di questo forum.
Le dottrine ottocentesche e la crisi del meccanicismo moderno emergono in questa lezione dedicata a Il mondo come volontà e come rappresentazione di Arthur Schopenhauer, opera che è stata fondamentale per la riflessione sul tema della Natura.
Il sinologo di Cambridge Roel Sterckx presenta lo statuto del cosmo nel pensiero cinese tradizionale, mostrando il ruolo dell’energia vitale e la sua dimensione non-dualistica.
Tom Regan sostiene in questa lezione che gli animali non-umani sono anch’essi “soggetti di valore”, dotati dunque di loro specifici diritti che è necessario riconoscergli.
Zygmunt Bauman traccia un “bilancio di carriera” del progetto moderno di controllo della Natura, mostrando l’urgenza delle questioni ambientali e la necessità di assumersi responsabilità verso la Terra nell’èra dell’«Antropocene», in cui i principali fattori di mutamento climatico dipendono dalle attività umane che hanno effetto sul pianeta.
Il sociologo di Heidelberg, Wolfgang Schluchter, ricostruisce la polarità tra “scienze della Natura” e “scienze della Cultura” nel nuovo contesto segnato dall’affermazione delle neuroscienze.
Questo è l'intervento sull'Overfishing che ho fatto lo scorso 26 Settembre al Palazzo del Ridotto di Cesena, in occasione della serata conclusiva della settimana dell'ambiente organizzata da Fridays for Future - sezione Cesena.