Il 2 aprile del 1985, Barbara Rizzo Asta stava accompagnando i suoi due figli di otto anni, Giuseppe e Salvatore, a scuola. Durante il tragitto, l’utilitaria guidata da Barbara incrociò l’auto del sostituto procuratore di Trapani, Carlo Palermo, che si era trasferito nel febbraio di quell’anno dalla Procura di Trento per continuare a indagare su mafia, massoneria e politica. Carlo Palermo era a Trapani da soli cinquanta giorni e aveva già ricevuto numerose minacce.
Erano da poco passate le 8:03 quando le auto del magistrato e della sua scorta sfrecciarono ...
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