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23 Dicembre 2020
23:56
Molto interessante per me che non conoscevo bene la storia di Mimmo Lucano. Documentario ben fatto , anche le scene d'archivio sono interessanti. Bello l'intercalare di primi piani con paesaggi e scene di strada. Grazie.
Paolo Paci
23 Dicembre 2020
19:37
Bellissimo film, carico di emozione. Un bel ritratto di rigore morale incastonato in una ricostruzione storica molto articolata. Senza dimenticare le splendide immagini della Calabria che fanno da cornice a questo racconto. Bravi! Un gran bel lavoro!
jerome nicolas
23 Dicembre 2020
17:16
Interessante documento di una vicenda per la quale ancora non si è fatta chiarezza. Complimenti agli autori
Mirella
23 Dicembre 2020
16:22
Finalmente la storia come andava raccontata. Con tutti i protagonisti giusti al loro posto, le parole chiare, nette, pesanti come pietre. Parole che inchiodano ognuno alla propria responsabilità. Facce di uomini e donne che dicono le cose che bisognava finalmente dire, che non hanno paura di fare i nomi dei responsabili. Che non hanno paura - per usare una citazione di Brecht (abusata ma sempre efficace) - di mettersi dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati... Di mettersi cioè dalla parte degli ultimi, dei migranti, degli emarginati, degli sfruttati invece che da quella, assai affollata, di chi difende il potere. Ed ora che le cose sono state dette da Mimmo e dai suoi collaboratori al progetto Riace ("io non starò zitto"), cioè da chi aveva, ed ha, l'autorevolezza e il diritto di dirle (perché in quell'esperieza si è giocato un pezzo della sua vita), bisogna tornare a farsi sentire, ad alzare la la voce e la testa e denunciare tutti responsabili della distruzione di quella straordinaria creatura che è stata la comunità di Riace. Non solo la mafia e le destre, "curiosamente" alleate nella persecuzione feroce di quella comunità a colori sbocciata come un prato fiorito sui monti della Calabria, ma anche i loro complici al governo che hanno lasciato più o meno tutto com'era ai tempi di Salvini, leggi di sicurezza, navi delle ong bloccate e migranti lasciati morire in mare. Intanto grazie a tutti, a Tommaso D'Elia prima di tutti, e poi a Daniela Preziosi, Simone Pallicca e Ugo Adilardi che hanno collaborato con lucidità, passione e devozione. Grazie per le immagini e le parole che hanno portato a casa. E grazie anche alla straordinaria Ballata di Riace di Giovanna Marini che chiude il film alla grande. (giandomenico curi)
giandomenico curi
23 Dicembre 2020
14:33
Con l augurio di un mondo fatto di fratellanza e condivisione. Un lungometraggio pieno di umanità GRAZIE
Marco
23 Dicembre 2020
10:32
Bello bello!!! Complimenti!!!...diffondo
marco maggioni
23 Dicembre 2020
09:55
Bravissimi, ottimo lavoro su una difficile Calabria
alejandro
23 Dicembre 2020
09:07
molto bello grazie
Alessandra Vanzi
23 Dicembre 2020
07:43
Molto toccante! Grazie a tutti voi che credete in una giustizia vera.
LUISA PIAZZA
24 Dicembre 2020
11:10
Molto interessante! E mi riconcilia un po con l umanitå
Angela