Due donne del Tigrè, regione nel nord dell'Etiopia, si battono per le loro sorelle vittime di abusi sessuali: una è una musicista nota al pubblico televisivo, l'altra un'infermiera in un ospedale pubblico; entrambe fanno parte di una minoranza che rappresenta il 6% della popolazione. Le loro vite sono state sconvolte dallo scoppio, nel novembre 2020, della guerra civile che per due lunghi anni si è combattuta con un'arma silenziosa: lo stupro. Si stima che solo nei primi otto mesi del conflitto siano state violentate almeno 120mila donne, praticamente una su dieci.
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