«In questo thriller ho cercato di mettere insieme tanti colpi di scena che si rincorrono e accavallano aumentando la tensione. C'è parecchia azione e si è sempre vicini all'orlo del burrone. Sono partito dall'idea che non abbiamo tesi precostituite e non esistono delle grammatiche definite, e scrivere un giallo è come ritrovarsi in un posto in cui usi tutte le lingue che conosci per farti capire».
Lo scrittore bolognese, quindi, tornerà alla Fondazione Mirafiore e sarà l’occasione per il pubblico non solo di scoprire in quale nuova vicenda si ritrova ...
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