Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita.
Tra le opere classiche nelle quali si è articolata la questione dei rapporti tra produzione ed economia, Mario Vegetti si sofferma su una peculiare analogia tra anatomia e scrittura nel pensiero greco.
In questa lezione viene indagato il modo in cui gli oggetti falliscono sempre alla prova del desiderio, essendo incapaci di colmarne la mancanza costitutiva.
Un’incursione comparativa in ambito cinese, quella di Paolo Santangelo, mostra una configurazione categoriale alternativa nel rapporto tra il pensiero e le emozioni.
Questa lezione, prendendo il tema della gloria per così dire a rovescio, mostra come oggi siano le vittime, con la forma cava della loro esistenza, a fornire un’immagine compiuta della pienezza cui gli uomini aspirano.