Il contingente è ciò che tocca e dunque che trasforma. Ne consegue che il lavoro della contingenza chiama a un continuo ripristino di ordine per fare fronte al cambiamento e all’eccezione. Tali tentativi di ricostruzione sono risposte alla paura che domina la condizione umana e sociale.
In questa lezione viene interrogata la questione della cosa alle sue estremità, in particolare delle “cose ultime”, dove emerge l’eccedenza di significato delle cose rispetto alle loro definizioni.
Gabriella Turnaturi mostra come, nella società dello spettacolo, la vergogna si imperni sul riconoscimento della propria incapacità di corrispondere alle aspettative di successo.
La costruzione culturale della testimonianza e il rischio che i suoi «stereotipi» ne minino la funzione è uno dei temi de "I sommersi e i salvati" di Primo Levi, discusso da Marco Belpoliti.
Umberto Galimberti discute l’incomunicabilità tra generazioni e la crisi della trasmissione sociale tra le più enigmatiche (e più nuove) “età della vita”, ossia l’adolescenza.
Un amore sbocciato nella prima adolescenza e mai venuto meno. Dacia Maraini ricorda la sconfinata passione per l'alpinismo del padre Fosco, che alle montagne ha dedicato lunghe escursioni –dalle amate Apuane, dove ora è sepolto, fino alle vette del Sikkim e del Tibet– e un'abbondante serie di scritti, recentemente raccolti in "Farfalle e ghiacciai".