Fu Guido Podaliri nel 1939 su la Tribuna di Roma ad atribuire a Cupramontana la qualifica di "Capitale del Verdicchio". Era un riconoscimento, non una novità.
Cupramontana già dal Cinquecento vantava estese piantagioni di viti con relativa produzione di vino che via via crebbe nella quantità e qualità.
Tra l'Ottocento ed il Novecento il vitigno verdicchio, peraltro già presente da secoli, divenne quello che maggiormente rispondeva alle condizioni ottimaliclimatiche e geomorfologiche del territorio, con la produzione di un vino "unico" nel rapporto appunto ...
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