Alla traiettoria del consumo e della società “usa e getta” si contrappongono i principi di custodia e tutela di beni per loro natura esauribili, ma talmente indispensabili alla collettività da mettere in moto una diversa concezione dell’appartenenza: beni comuni, di cui Stefano Rodotà traccia il quadro filosofico e giuridico.
Gira per internet una tenacissima voce secondo cui, al momento dell’unificazione dell’Italia, il Sud dei Borboni sarebbe stato più ricco e sviluppato del Nord e che sarebbe diventato povero perché rapinato dal Nord dopo l’unità. Ma è andata davvero cosi? (Conferenza Maggio 2017)
Questa lezione è dedicata alla “luccicanza” dell’ornamento e alle implicazioni antropologiche e morali di questo aspetto delle manifestazioni di gloria.
Indagando il rapporto tra conflitto e democrazia, Chantal Mouffe mostra come il pluralismo conflittuale e negoziato possa beneficiare le democrazie radicalizzandole.
La dialettica politica deve essere preservata e il pluralismo valorizzato anche nei processi di pacificazione, nei quali, come si dimostra in questa lezione, è fondamentale il contributo di attori a vari livelli, dagli Stati alle organizzazioni internazionali e non-governative.